Combattenti cubani conosciuti come “barbudos” scesero dalle montagne e il 1º gennaio del 1959 presero La Habana dando fine alla dittatura bananiera di Fulgencio Batista, che aveva convertito Cuba nel “casino” degli Stati Uniti e in quello arrivò Fidel e il trionfo della rivoluzione socialista cubana.
35
anni più tardi, il 1º gennaio 1994, scesero dalle montagne anche i
contadini indigeni appartenenti all’Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale. Iniziando per San Cristobal de las Casas occuparono molti
centri abitati dello Stato messicano del Chiapas coincidendo con la
entrata in vigore del Trattato di Libero Commercio tra Stati Uniti,
Messico e Canada che condannava a una maggiore povertà le località
indigene. Scesero dal monte, raggiunsero i loro obiettivi e scatenarono
una de le rivoluzioni con maggior trascendenza delle ultime decadi del
XX secolo.
Oggi,
1º gennaio 2010, da differenti quartieri, città, culture e mondi
facciamo un appello alla lotta transfemminista, a la formazione di
branchi come unità basiche di convivenza e organizzazione e alla
ribellione nelle strade, nelle case e nelle città. Dai nostri
marciapiedi e con tutta la nostra passione proclamiamo ai 4 venti ciò
che segue:
Continue reading manifesto per un’insurrezione transfemminista