Category Archives: pornosoccorso

pippe mentali e non

piccola guida al p0rn0 interessante, etico, indipendente

donna in ginocchio piegata su se stessa sovrapposta a una sezione aurea
immagine di Frida Castelli

come non cominciare questa lista dei desideri dalla prima piattaforma italiana dedicata al porno etico e indipendente?
uniporn è una distribuzione culturale indipendente, hanno una politica trasparente sui ricavi e un’etica condivisibile, che spiegano qui
il primo film che vi consiglio di vedere (visto che Insight l’avete giá visto tuttə, presumo ) è Sexplorer di Diego Tigrotto, una mokufiction assurda, sexy e divertente.

dopo che avrete guardato TUTTI i loro film, potrete passare ad altro 😉
#supportyourlocalporndistro

poi abbiamo Pinklabel una piattaforma che ha DI TUTTO. è collegata alla Pink and White Productions, una piccola impresa etica di San Francisco (boh, forse non è nemmeno piú tanto piccola), molto collegata alla comunitá queer locale, la cui figura centrale è la regista Shine Louise Houston.
ci trovate sia Crashpad Series (8 stagioni di scopate veramente queer collegate dal gioco della chiave della stanza d’albergo) e tutte le produzioni Pink and White
sia cose come Female ejaculation and other mysteries of the universe (documentario sullo squirting che vede tra le protagoniste la nostra Valentine aka Fluida Wolf, pornoattivista italiana dalle ovaie di acciaio temperato)

e poi come non parlare di lei, la mitologica Erika Lust, che ha aperto il mercato europeo al concetto di “porno al femminile” (negli Stati Uniti esisteva giá dal 1980 la Femme Production di Candida Royalle) e lo ha poi trasformato agilmente in porno femminista – definizione che mi pare che a volte gli va un po’ grande, ma comunque la qualitá è sempre godibile.
Xconfessions è nato come piattaforma di condivisione di fantasie sessuali che la stessa Erika poi trasformava in film; negli ultimi anni ha poi lasciato spazio anche ad altre registe – tra le autrici che ha prodotto c’è anche la nostra Lidia Ravviso, ex ragazza del porno ora arruolata nell’esercito della lussuria.
lust cinema mi pare un po’ piú tradizionalone ma non conosco nessuno dei film, lo ammetto.

a seguire, la mia favorita, Four chambers un collettivo guidato dalla carismatica Vex Ashley, che per me è top di gamma.
ispirazioni letterarie, raffinatezza formale, un’eleganza che a me personalmente mi fa sbrodolare in maniera incontrollata (infatti mi funzionano anche solo le preview – ma so’ gusti, e lo sappiamo)

un altro personaggio molto interessante è Antonio Da Silva che ha veramente molto talento e riesce a non essere monotematico nell’esplorazione dell’universo maschile.
il primo film suo che ho visto e che mi ha folgorata lo potete vedere gratuitamente.

un altro autore interessante è Theo Meow, di cui ho visto diverse cose in giro per festival ma sono riuscita a trovare solo Urban Smut, che in realtá è una raccolta di 5 cortometraggi di vari autori della scena berlinese. se vi piace il porno queer e quel tipo di estetica direi Berghain è un po’ il massimo della vita.

poi abbiamo la giovane e promettente Lucie Blush, decisamente femminista – e fa piacere. i suoi film che ho visto (pochi) li ho trovati abbastanza coinvolgenti. la fotografia potrebbe migliorare ma tra spontaneitá e perfezione formale, voi che scegliete?
qui la stessa Lucie consiglia i suoi siti di porno preferiti.

poi ci sta la Blue Artichoke, casa di produzione abbastanza storica. il nome di Jennifer Lyon Bell gira da molti anni – di sicuro è una che sa fare film porno, il poco che ho visto era comunque notevole.

in coda i Rosario Gallardo, che mi sono simpatici come una lavatrice di calzini ma devo ammettere che hanno un’estetica veramente sovversiva rispetto al panorama dominante, quindi non potevo proprio non nominarli. se vi attirano, enjoy!

e last but not least, una raccomandazione caldissima che ci arriva proprio da Valentine aka Fluida Wolf:
loro sono Aorta films e il loro porno è evidentemente queer e sperimentale ma ha anche un’intensitá e una densitá peculiari. se nel sesso cercate anche la poesia, lí ce la trovate.

e su suggerimento di Fabietto ricordiamo anche Courtney Trouble, un’altra attivista storica, bodypositive da molto prima che il termine e il concetto diventassero patrimonio comune. le sue distro sono queerporn.tv e indiepornrevolution.

se tutto questo non vi basta e volete qualche strumento per cercare porno di qualitá in rete vi consiglio di seguire le mollichine dei vari porn+film+festival nel mondo, nelle programmazioni troverete nomi interessanti da ricercare (e a volte, vista la presente situazione pandemica, si presentano ghiotte occasioni di pornovisione online).

vi segnalo poi Inside Porn, pagina FB dedicata a un progetto di ricerca sulla pornografia.

e, last but not least, vi suggerisco due articoletti che ho scritto negli anni passati:
uno molto semplice che spiega alcune nomenclature del new porn (la differenza tra femminile e femminista, per esempio)
e un altro – sempre semplice ma abbastanza ambizioso – sul senso della ricerca audiovisuale di materiali che possano arricchire il nostro immaginario erotico, del perché lo facciamo e perché è giusto e legittimo farlo.

poi oh, se il porno non vi piace e non vi stimola puó essere pure
peró se è cosí e siete arrivatə a leggere fino a qua siete un po’ masochistə, forse.

se invece era tanto tempo che aspettavate questo piccolo vademecum, prendevelo, godetene e in cambio amatemi pure se vi ho fatto aspettare 😉 #lovetakestime (e il porno, se è buono, pure)

un tempo per raccogliere

[un piccolo omaggio alla mia occupazione preferita nei tramonti di fine estate.
scritto e buttato online senza neanche rileggere: sto incartata su una roba impegnativa e avevo bisogno di buttar giù una storia piccola e porca in prima persona]

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Raccolgo more nel cammino sterrato appena fuori dal paese.

Ho un vestitino corto di cotone leggero, che mi piace tanto come mi si stringe addosso ma trovo un po’ imbarazzante, per altri versi: è bianco a fiorelloni colorati e mi fa sembrare una che non s’è arresa alla sua etá.

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Io porno – immagini del desiderio

LESBICHE FUORISALONE
Lesbian & Queer cultural harassment

presenta

 

IO PORNO – immagini del desiderio
un esperimento di autoproduzione pornografica per donne, lesbiche e trans

 

immagine di Francesca Woodman

Il laboratorio si propone come spazio di riflessione e creazione di immagini che possano rappresentare la nostra bellezza e il nostro desiderio fuori dagli standard mercantili e dell’oppressione patriarcale.
Vogliamo riappropriarci della visione di noi stesse come soggetti carnali e riscoprire la potenza evocativa di un erotismo che superi le finzioni plastificate dell’immaginario mainstream.

Il percorso di ricerca che proponiamo per la giornata del 14 febbraio si aprirà con un momento dedicato alla teoria e alla conoscenza: ci scambieremo informazioni e materiali diversi sul sesso e sulla sua rappresentazione per preparare la seconda parte del laboratorio, quella in cui cercheremo di ricreare, attraverso delle sessioni fotografiche, immagini che rispecchino le nostre fantasie e l’idea del nostro sé desiderante e desiderabile.

Il laboratorio è organizzato e promosso dal festival Lesbiche Fuorisalone, è riservato a donne, lesbiche e trans, ha un costo di 30 euro e si terrá alla Casa delle donne di Milano nella giornata di sabato 14 febbraio, dalle 11 alle 20.

La quota di partecipazione va versata in anticipo.

Per informazioni ed iscrizioni scrivere a lesbiche.fuorisalone@gmail.com
Ogni partecipante deciderá in autonomia il suo livello di implicazione e i materiali prodotti all’interno del laboratorio rimarranno di proprietá delle partecipanti (decideremo insieme se e come utilizzarli, nel caso avessimo voglia e ci fosse la possibilitá di farne un uso pubblico)

Fica, femminile plurale

Ho fatto un sogno.

Ho sognato un esercito di fiche nude e pronte alla battaglia.
Erano fiche di tutti i colori e di tutte le taglie.
Fiche ricce, fiche lisce, fiche appena uscite dal barbiere.

Fiche fragranti e profumate dopo la doccia
Fiche aperte come fiori, fiche anguste e diffidenti, fiche puzzolenti.
Fiche a ventosa e fiche a grappolo,
Fiche coi denti, fiche amare, fiche con l’antifurto e fiche chiuse a chiave.

Fiche come piante carnivore
Fiche bagnate e fiche fradice
Fiche che dicono Vattene e fiche che urlano Vieni!

Fiche amazzoniche e fiche calve
Fiche con la cresta
Fiche appiccicose come un dolcetto giapponese
Fiche bugiarde e traditore

Fiche parlanti, fiche che borbottano,
Fiche che eiaculano sul mondo la loro rabbia e il loro amore

Fiche tremanti di desiderio e fiche frementi di rabbia
Fiche spalancate sul mondo, fiche curiose, fiche zingare
Impepate di fiche e fiche di puttana

Fiche che non avevano mai visto il sole
Fiche dimenticate in tasca
Fiche fiere e combattive
Fiche che non sapevano di essere fiche e fiche che avevano perso la strada di casa

Fiche placide e fiche inquiete
Fiche arrendevoli e fiche ribelli

Fiche acide perché troppo generose
Fiche dalle labbra gonfie e doloranti dopo una buona sbattuta

Fiche che non potevi non entrarci dentro
Fiche labirintiche
Fiche che non volevano lasciarmi più andare

Fiche a spruzzo, fiche rotte
Grandi fiche e patatine

Belle fiche come quelle che vi auguro di mangiare stanotte,
accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Salute! (di Tea Guarascio)
Salute! (foto di Tea Guarascio)

*testo scritto per il Bibidi Bobidi Burlesque dell’edizione 2013 di Enotica, festival del vino e dell’eros del Forte Prenestino.

le parole che abbiamo osato dire

lo scorso 12 dicembre sono stata ospite di uno dei Mercolady che riscaldano l’inverno di Bologna (grazie alla cura e al genio di Betty&books e Made in Woman). alle mie sorelle di sempre avevo proposto di sperimentare un nuovo formato, quello del laboratorio di scrittura erotica.
i risultati (alcuni dei quali avrete la fortuna di leggere in questo post) sono stati – a mio modo di vedere – sorprendentemente buoni.


mi ha sorpresa la qualitá dei materiali frutto di questo momento di incontro. mi ha stupita la disponibilitá a lasciarsi andare e la capacitá di giocare delle persone partecipanti. mi ha commossa la densitá delle emozioni che ho sentito circolare libere.

eravamo piú di una dozzina a superare il confine del pudore attraversando la vergogna e la paura.
abbiamo parlato, scritto, ascoltato, letto.
abbiamo trovato insieme il coraggio di metterci in gioco ed è stato tutto bello e molto intenso.

 

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50 sfumature di minchia

Marco aveva il cazzo piú bello del mondo. Anche se forse bello non e’ l’aggettivo adatto.
Da guardare non era tanto bello… Molto largo alla base, quasi un’esagerazione. Di quei cazzi da stritolare e strapazzare e mordere. Mano a mano che salivi verso la cappella pero’ il suo arnese si restringeva e diventava un cazzo piccoletto, di quelli da tenere in bocca e succhiare con tenero fervore.
Il pisello di Marco era l’ottava meraviglia.
(ma questo se avete letto il mio libro giá lo sapete – e se non lo sapete, sapevatelo).

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Barricata

[…]
La gente, in genere, pensa solo a stare tranquilla, a vivere bene entro i limiti prestabiliti senza protestare. Il suo scopo nella vita è costruirsi una carriera, farsi una famiglia, fare la spesa il sabato in un centro commerciale.

Noi occupiamo autostrade, organizziamo boicottaggi, ci consumiamo le scarpe nelle manifestazioni. Reclamiamo spazi, rivendichiamo diritti, difendiamo ideali. Abbiamo in testa un bene comune che spesso trascende il nostro interesse singolare.

E anche quando come io e te non ci conosciamo, potremmo magari anche starci antipatici ma di sicuro, perversamente, giá ci vogliamo un po’ bene.
[…]

(tratto da Barricata, il mio contributo a Letteratura e Conflitto Torino – omaggio alla Valsusa e a tutte le persone, compagni e compagne ma anche altri strani animali, che ho conosciuto lí)

((la foto girava su Facebook e non so di chi é))

La casa delle vergini

Aveva i capelli rossi e un’aria cosí autenticamente svagata che era impossibile pensarne male. Era un’innocente in un mondo malvagio e si muoveva con grazia tra le macerie delle relazioni altrui. Era una vagabonda che non chiedeva niente e si prendeva quello che c’era. Si era presa anche il mio fidanzato e per quanto possa suonare strano, la cosa non m’aveva disturbato troppo. Era la prima ragazza di cui m’innamoravo.

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