Tag Archives: Bologna

Pornosotrx a Bologna!

Pornosotrx è stato uno dei miei primi progetti di pornografia “sociale” (in cui proponevo un formato e fornivo le conoscenze tecniche per realizzarlo). si basa sulla sfida di lavorare sottraendo l’immagine (e il suo autoritarismo) alla dimensione del desiderio, che in questo caso nasce nel buio e ti prende per le orecchie.

unisce piú livelli, quello della scrittura erotica, quello dell’interpretazione e l’elaborazione sonora.

RADIO PORNOSOTRX

per questo sarà diviso in due parti:
giovedí 19 novembre dalle 19.30 alle 22.30 laboratorio di scrittura
venerdí 20 novembre dalle 19.30 alle 22.30 realizzazione delle clip audio con Audacity (software libero, per ricordarci che nel mare di “servizietti” web apparentemente gratuiti qualcosa di veramente libero ancora c’è)

il luogo in cui lo faremo è segreto (sappiamo per esperienza diretta che anche nella “città più libera del mondo” chi ospita esperienze pornografiche assume un rischio – nel 2015. anche se si tratta di pornografia etica, femminista, consensuale e tra persone adulte. non gli bastano lo sfruttamento sul lavoro e gli sgomberi degli spazi autogestiti, è proprio l’autodeterminazione che dá fastidio al Potere. e rivendicarla è un atto più radicale di quanto si possa immaginare – quindi come carbonare scegliamo strategicamente, per questa volta, di non essere visibili ne’ tracciabili, per quanto ci è possibile)

le clip potranno diventare pubbliche (sarà l’occasione per dare una botta di vita alla web di Pornosotrx, che è un po’ abbandonata da anni e sopravvive grazie alla generositá e alla simpatia dell’oste – il supereroe che ci concede l’hosting), altrimenti rimarranno di proprietà di chi le ha create
(qui una clip esplicativa – il mix audio fa un po’ schifo ma è la prima che facevo)

il laboratorio vorrebbe essere misto, anche se le iscritte finora sono tutte donne.

c’è ancora qualche posto libero, se ti interessa e/o vuoi avere più informazioni scrivi a ziaslavina@gmail.com

Io porno a Bologna

Vuoi riappropriarti della visione di te stessa come soggetto carnale e riscoprire in forma collettiva la potenza evocativa di un erotismo che superi le finzioni plastificate dell’immaginario mainstream?

Partecipa a Io Porno, laboratorio di autoproduzione pornografica per donne, lesbiche e trans sabato 26 settembre, dalle ore 12.30 alle 19 presso il Centro delle Donne di Bologna.

Sara Porno (Casa delle Donne - Lesbiche Fuorisalone)
Sara Porno (Casa delle Donne – Lesbiche Fuorisalone) ph. Alessandra Tisato

Il laboratorio si propone come spazio di riflessione e creazione di immagini che possano rappresentare la nostra bellezza e il nostro desiderio fuori dagli standard mercantili e dell’oppressione patriarcale.

Il percorso di ricerca e creazione che proponiamo per la giornata del 26 settembre si aprirà con un momento dedicato alla teoria e alla conoscenza: ci scambieremo informazioni e materiali diversi sul sesso e sulla sua rappresentazione per preparare la seconda parte del laboratorio, quella in cui cercheremo di ricreare, attraverso delle sessioni fotografiche, immagini che rispecchino le nostre fantasie e l’idea del nostro sé desiderante e desiderabile.

Ad accompagnarci sarà il talentuoso occhio meccanico di Svalilla.

(per maggiori informazioni e iscrizioni scrivere a ziaslavina@gmail.com – sarà possibile iscriversi fino a venerdì) 

Abbi cura del tuo orto

abbi cura del tuo orto

Abbiamo ancora bisogno di una campagna per promuovere l’uso del preservativo?
Noi pensiamo di sí.

L’Italia continua ad essere un paese dove il contagio da HIV ha un’incidenza medio-alta (4000 nuove infezioni all’anno)

Ci vogliono gesti

Avevo giá lavorato nel 2005 sull’idea di portare nello spazio pubblico un gesto cosí intimo e privato, legato alla dinamica dell’amplesso con un piccolo video che presentai al World Aids Day (evento organizzato da Peter Cramer e Jack Waters al MACBA – Museo di Arte Contemporanea di Barcellona)

Da allora sono passati alcuni anni e per me che vivo una promiscuitá sessuale serena e cosciente, il gesto di infilare un preservativo si è caricato di una valenza positiva incontrovertibile: considerato il campione statistico sperimentato 😉 posso affermare che nel momento cruciale, l’assunzione di responsabilitá di un partner rispetto alla questione protezione è quasi sempre la premessa di un interscambio di qualitá.
Qualitá che vuol dire attenzione, coinvolgimento, impegno, rispetto… componenti essenziali di quella che io considero una bella scopata.

Eppure per molte persone, un gesto all’apparenza cosí semplice (anche solo preparare una pasta in bianco richiede piú tempo, impegno e abilitá – ed è una cosa che sappiamo bene o male fare tutti) continua a risultare scomodo e complicato.

Per questo, grazie all’interessamento e al contributo produttivo della Lila, abbiamo voluto riportare questo scherzoso esperimento socio-antropologico per le strade, proponendolo come campagna per la Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS.
Invece del terrore, componente abituale della comunicazione intorno all’HIV (Mettiti il preservativo!!! Sennó morirai!) abbiamo scelto l’ironia e l’invito in positivo (Mettersi il preservativo? Fa parte del gioco)

Abbiamo scelto di girare in una cittá del sud e una del nord Italia, constatando che purtroppo la reazione delle persone alle quali abbiamo proposto di prodursi in questa piccola performance rispecchia il pregiudizio (al sud è stato molto piú duro trovare delle persone che si prestassero spontaneamente al gioco).

In generale, le donne hanno risposto con piú ironia. Gli uomini si rifugiavano spesso dietro allo slogan un po’ ipocrita “Ho una partner fissa, quindi non lo uso”.
In un paese sessuofobico come l’Italia l’equivalenza condom – rapporto occasionale ammanta il preservativo di un’aura tra il peccaminoso e il moralmente riprovevole…
Sull’oggetto si trasferisce la paranoia puritana e quasi per rassicurarsi l’un l’altro la tendenza è ad abbandonarlo quasi in automatico, dopo le prime settimane, quando una relazione si stabilizza… come se fosse una prova d’amore.
(che non tiene conto del pericolo di aver contratto qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile in relazioni precedenti e bypassa la necessitá di una pratica anticoncezionale condivisa – che non sia lo sport estremo del coito interrotto)

Il preservativo è utile e non c’è bisogno di usarlo in ogni momento dell’amplesso. Il sesso orale (quando non prevede un contatto diretto con lo sperma) non contagia – a meno che una delle persone coinvolte non abbia una carica infettiva molto forte (ovvero abbia contratto l’HIV da meno di un anno) mentre è noto – ma spesso ignorato – l’alto livello di rischio del sesso anale (soprattutto quando non viene accompagnato da una stimolazione e una lubrificazione amorevoli e accurate).

Proteggere se stessi e la/il proprio partner non è cosí difficile, in fondo.
Basta sottoporsi regolarmente ai test di verifica per l’HIV e le malattie sessualmente trasmissibili e imparare – qualunque sia il risultato delle vostre analisi – a proteggersi con la leggerezza e la consapevolezza che richiede lo scambio delle emozioni e dei fluidi previsto dall’amplesso.

Fare l’amore è bello.
Imparare a farlo rispettando se stessi e chi ci accompagna, è meglio
(e non è solo questione di igiene… ormai lo sanno anche i cetrioli)

le parole che abbiamo osato dire

lo scorso 12 dicembre sono stata ospite di uno dei Mercolady che riscaldano l’inverno di Bologna (grazie alla cura e al genio di Betty&books e Made in Woman). alle mie sorelle di sempre avevo proposto di sperimentare un nuovo formato, quello del laboratorio di scrittura erotica.
i risultati (alcuni dei quali avrete la fortuna di leggere in questo post) sono stati – a mio modo di vedere – sorprendentemente buoni.


mi ha sorpresa la qualitá dei materiali frutto di questo momento di incontro. mi ha stupita la disponibilitá a lasciarsi andare e la capacitá di giocare delle persone partecipanti. mi ha commossa la densitá delle emozioni che ho sentito circolare libere.

eravamo piú di una dozzina a superare il confine del pudore attraversando la vergogna e la paura.
abbiamo parlato, scritto, ascoltato, letto.
abbiamo trovato insieme il coraggio di metterci in gioco ed è stato tutto bello e molto intenso.

 

Continue reading le parole che abbiamo osato dire