Tag Archives: NoTav

Barricata

[…]
La gente, in genere, pensa solo a stare tranquilla, a vivere bene entro i limiti prestabiliti senza protestare. Il suo scopo nella vita è costruirsi una carriera, farsi una famiglia, fare la spesa il sabato in un centro commerciale.

Noi occupiamo autostrade, organizziamo boicottaggi, ci consumiamo le scarpe nelle manifestazioni. Reclamiamo spazi, rivendichiamo diritti, difendiamo ideali. Abbiamo in testa un bene comune che spesso trascende il nostro interesse singolare.

E anche quando come io e te non ci conosciamo, potremmo magari anche starci antipatici ma di sicuro, perversamente, giá ci vogliamo un po’ bene.
[…]

(tratto da Barricata, il mio contributo a Letteratura e Conflitto Torino – omaggio alla Valsusa e a tutte le persone, compagni e compagne ma anche altri strani animali, che ho conosciuto lí)

((la foto girava su Facebook e non so di chi é))

appuntamenti postporno milanesi (con la Valsusa nel cuore)

scusate, in questi giorni ho la testa da tutta un’altra parte e mi sono dimenticata di avvisare 😛

nel finesettimana sono a Milano per due eventi belli succosi.

domani 2 marzo sono al Bitte, per un reading targato Pornosotrx che vi farà ridere e sospirare.

dopodomani 4 marzo sono alla Fornace presentando il laboratorio di eiaculazione femminile di Diana, la prima performance live di Rosario Gallardo e il progetto Brakeless Pussycats.

(ops, l’ho messo bello grosso, ma è così bello che lo lascio così)
poi non dite che non ve lo avevo detto…

 

 

e ora scusate, ma devo andare a bloccare l’Italia, perchè ho la Valsusa ancora negli occhi e un disperato senso di giustizia da rivendicare.

volendo (l’ha detto anche Perino) potete anche chiamarlo amore.

Valsusa on my mind

sono giorni strani, che so che dovrei e potrei fare un sacco di cose produttive e forse redditizie (nel senso che potrebbero darmi reddito) e invece, come sempre, ne faccio altre.
sabato c’é la manifestazione di Desmontaje4f e io spingo tanto come posso, anche se mi fa tanto male.
fa male perché – a dirvelo fuori dai denti – per me la battaglia é giá persa. Patri non c’é piú, con lei non ci saranno piú feste, ne’ notti pazze, ne’ corse in bici. e pensarla tutti i giorni é come fistarmi la piaga.

ma come m’ha detto un amico, é per la sua dignitá che lotto, per la mia, per quella di Rodrigo, quella di tutte le persone rinchiuse. quella non muore. finché io non mollo non muore. finché non molliamo, non muore.

e allora mi consolo pensando al mio ultimo viaggio e a un posto dove la dignitá l’ho quasi toccata con mano. e mi genufletto alla Madonna di Chiomonte.

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Ecosex will save the world!

pur essendo molto critica con la societá dello spettacolo, che crea miti e li distrugge senza alcun rispetto per l’intelligenza delle moltitudini e con il solo scopo di far soldi, riconosco che sento per alcune persone una vera e propria forma di idolatria.
Annie Sprinkle é una di queste persone.

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support your local postporn star #03 – l’Anonima Black Bloc


lunedí 4 luglio scriveva Ricke:
ieri repubblica usava questa foto in prima pagina per parlarci di scontri, di “black bloc” (o mi signur ma i giornalisti il linguaggio non lo aggiornano mai? secondo me dicono anche ancora spinello e flipper), di efferatezze di una minoranza che rovinavano la bella marcia pacifica di 60.000 cittadin* un po’ pirla ma in fondo buon*.
a me ha molto impressionato. essendo stata in mezzo a quei 60.000 ho di tutta la giornata un’impressione parziale (in montagna l’esperienza che si fa di un corteo è ancora più parziale che in pianura. son solo quei metri che vedi) ma soprattutto problematica, cioè non so ancora bene cosa penso e cosa sento perchè ho avuto troppi stimoli contrastanti. e questi stimoli contrastanti si appoggiano su altre mie esperienze passate soggettive e su quelli si misurano. quindi a chi mi chiede “come è andata ieri” io non so rispondere. se non in maniera aneddotica. e ho degli aneddoti stupendi per chi li volesse sentire…
ma la foto abita il mio immaginario da quando l’ho vista ieri sera al mio ritorno a casa, quando mi son fatta scoppiare il fegato con una breve rassegna stampa.
io vedo una ragazza, presumibilmente giovane, disarmata e a mani nude, arrampicata sulla cancellata di un cantiere della mafia (dello stato-mafia o della mafia-stato). hai il volto coperto ma parrebbe non avere una maschera antigas. è in una nuvola di CS, gas cancerogeno e vietato in guerra ma permesso in pace, e sfida con il suo corpo e il suo coraggio (temerarietà? beata gioventù? scapestratezza? stupidità? chi lo sa..) dei robocop senza volto, protetti da mille congegni e armati fino ai denti.
politicamente non so che dire.
umanamente posso dire che è un’immagine bellissima. che è straordinariamente sexy (nel senso più politico che potete dare a questa parola) e che spero che oggi la ragazza stia bene e non sia ferita. umanamente le mando anche un bacio. se lei lo vuole.
sono cresciuta negli anni 70. sandokan che affronta gli inglesi solo armato di coltello resta nella mia mente bambina il massimo valore cui l’essere umano può aspirare. è la mia parte immatura e me la coltivo con cura.

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No Tav – una historia italiana

la escuela s’acabó y como no hay pasta para pagar un babyparking veraniego en estos dias soy ultramama, de 9 de la mañana hasta el ultimo suspiro en la cama.
disfrutamos el solete en el jardin como dos salvajes, la hija desnuda y pintada, jugando con cualquier cosa (que no sea un juguete) y yo haciendo reparaciones en bragas, como hacia mi padre.
el mejor momento del dia es la siesta: nos tumbamos en la cama y le cuento una historia.

hoy no podia ser otra que la historia de la resistencia en contra de la linea de Alta Velocidad en Val di Susa…

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