Non pensavo potesse succedere a me…

[laboratorio di autonarrazione e rielaborazione condivisa su discriminazioni e molestie in ambito lavorativo]

(immagine di Maria-Letizia Mastroianni, ispirata a "Toglimi le mani di dosso")
(immagine di Maria-Letizia Mastroianni, ispirata a “Toglimi le mani di dosso”)

La proposta prende spunto da Toglimi le mani di dosso, romanzo autobiografico di Olga Ricci (pseudonimo di una giornalista italiana che attraverso la sua testimonianza e il suo lavoro di ricerca e condivisione nelle reti sociali ha aiutato molte donne a prendere la parola sul tema) e si propone come passo ulteriore per una narrazione collettiva del fenomeno della violenza di genere sul lavoro e verso l’articolazione di strategie condivise di riconoscimento, contenimento e reazione.

Quello della violenza sul lavoro è un meccanismo complesso, che coinvolge diversi piani (psicologico, sociale, economico, a volte medico) dell’esistenza delle vittime. La maggior parte di loro si sentono cosí impotenti, isolate e prive di strumenti di difesa che preferiscono scegliere di non denunciare: giá raccontare è complicato, trovare la voce e le parole per descrivere l’abuso.

Per questo all’interno di questo primo esperimento laboratoriale lavoreremo su diversi livelli e modalitá della narrazione dei fatti e ci avvarremo del confronto collettivo per verificarne la comprensibilitá e leggibilitá.

Il laboratorio avrá una durata di 3 ore e prevede un tetto massimo di 12 partecipanti.

Vista la caratteristica di genere di questa peculiare forma di oppressione sessista, l’esperienza (almeno per cominciare) è riservata a socializzate donne.