Ottobre é il mese di azione e visibilizzazione massima scelto alla campagna Stop Trans Patologization 2012, che dal 2007 convoca manifestazioni, eveni e incontri informativi sul delicato tema della legittimitá delle identitá transessuali – che vengono ancora considerate dai manuali medici come disturbi dell’identitá sessuale (delle vere e proprie patologie mentali).
L’obiettivo concreto della campagna é la revisione dei testi medici che condannano a priori alla psichiatrizzazione qualsiasi identitá di genere che non corrisponda al sesso biologico – e che in realtá dividono il mondo in due uniche categorie possibili, il maschile e il femminile.
Laboratorio di bondage (Ladyfest #04 – per un media mainstream)
questo boxino l’ho scritto per un giornale femminile.
uno non troppo caro, con tanti contenuti, poca moda e un po’ troppo gossip – ma d’altronde in Italia é TUTTO un gossip. insomma non un immondezzaio che mi fa vergogna dirvelo, peró per scaramanzia (gli sto battendo i pezzi, si direbbe a Roma) preferisco rimanere nel mistero.
((che visto che non si batte un chiodo per altre strade spero proprio che qualche pezzo me lo facciano scrivere…))
queste sono 1500 battute scarne per trasmettere un’emozione e uno straccio di informazione – su quello che é stato il laboratorio di bondage dentro il contesto della Ladyfest.
che ne dite, ci sono riuscita?
Continue reading Laboratorio di bondage (Ladyfest #04 – per un media mainstream)
Beatriz Preciado in Italia!
Sará a Roma mercoledí 28/09, ospite di Fandango Incontro, dialogando con Elena Stancanelli per presentare Pornotopia.
Poi parteciperá al Festival di Internazionale a Ferrara.
(tutte le info qui)
King Kong Ladies (ladyfest #03 – alcuni concetti chiave)
Quello che segue é il testo del reading che ho presentato alla Ladyfest 2011.
Sentivo il bisogno di far parlare qualche testo per me sacro e i tre frammenti che ho selezionato e adattato alla lettura contengono alcuni spunti che hanno fatto del femminismo il mio discorso quotidiano e il mio riferimento d’analisi privilegiato.
Attraverso la mia bocca hanno parlato:
Itziar Ziga, scrittrice basca, portavoce di un femminismo irriverente e alcolico. Ho attinto a due suoi libri, Devenir Perra – divenire cagna, saggio sulla femminilitá estrema e antipatriarcale e Un zulo propio – un covo proprio, raccolta di articoli e saggi brevi). Sono entrambi editi da Melusina (1 e 2) e sono disponibili solo in spagnolo, al momento.
Audre Lorde si definiva negra, lesbica, femminista, guerriera, poeta, madre statunitense. La conobbi attraverso Helenlafloresta e di questo non la ringrazieró mai abbastanza.
Il saggio che ho tradotto e adattato si chiama Etá, razza, classe e sesso (é scaricabile ma pur sempre in spagnolo). In italiano la mia validissima Retroguard1a m’ha segnalato questo.
Virginie Despentes, scrittrice e regista francese che idolatro nonostante sia l’innamorata del mio sogno erotico Beto Preciado. Il brano che ho letto – che giá avevo adattato per la Ladyfest l’Aquila é tratto da King Kong Theorie, edito in italiano come King Kong Girl – che se non ce l’avete é ora che lo comprate, siate maschi, femmine o altro. Un assaggio ne hanno pubblicato anche le Ribellule.
Continue reading King Kong Ladies (ladyfest #03 – alcuni concetti chiave)
I’m feminist and flamencoloid
finalmente ho trovato un ritratto consono per la pagina “Chi mi credo di essere”.
qui mi credo di essere la figlia di Camaron e Virginia Woolf.
Corpi non conformi, pratiche rivoluzionarie (ladyfest #02 – pornografia femminista e postpornografia)l
(questo post doveva uscire prima della Ladyfest, ma come al solito meglio tardi che mai)
Può esistere una pornografia femminista?
Era la domanda che ci facevamo nel maggio del 2009, quando durante la prima Ladyfest Roma cominciammo a riflettere insieme sulle rappresentazioni e gli immaginari legati all’identitá di genere e alla sessualitá. Io facevo ricerca giá da alcuni anni e morivo dalla voglia di riportare a casa e condividere le scoperte che m’avevano reso capace di mettere in atto la mia potenza e di ritrovare la gioia dell’attivismo.
Il laboratorio che maldestramente condussi fu sconvolgente: la curiositá e gioia di sperimentare ci travolsero, lasciando un’ereditá composita fatta di nuove voglie e consapevolezze ma anche di dubbi e traumi.
Alla voglia di liberazione personale (praticata con il piacere di una scoperta) si sovrapponeva l’incubo delle costrizioni sociali (siamo attiviste, siamo militanti e abbiamo imparato come rivendicare i nostri diritti e a volte anche quelli altrui, ma quando si parla di liberazione sessuale abbiamo tutte dei genitori, dei principali o delle fidanzate con cui a volte non tornano i conti…)
Il coraggio e la convinzione di fare qualcosa di piacevolissimo e radicalmente rivoluzionario partendo dal se’ piú intimo e profondo si scontró con l’italica realtá bigotta, sussunta o subita. Lo spettro del senso di colpa ci travolse.
Sei Erode o Mary Poppins? (ladyfest #01 – genitorialitá diffusa)
Quest’anno la Ladyfest Roma ha programmato uno spazio Ladybaby, pensato per facilitare la partecipazione all’evento di genitori e figlianza. É un primo tentativo di integrare madri, padri e nuove famiglie nei contesti che frequentavano prima di riprodursi – che diventano molto spesso drammaticamente inaccessibili, una volta compiuta la scelta fatidica.
Continue reading Sei Erode o Mary Poppins? (ladyfest #01 – genitorialitá diffusa)
giochi pericolosi
tre amici si incontrano. sono tre persone a cui piace giocare. sono adulti rimasti dentro un po’ bambini e fanno giochi pericolosi in luoghi insoliti.
gli piace togliersi l’aria, sperimentare l’ebrezza di rimanere senza fiato e mettere uno la vita nelle mani dell’altro.
ma una sera qualcosa va storto. le corde con cui giocano strappano via la vita a una di loro, lasciano l’altra mezza morta e incosciente e giurerei che anche il terzo non si senta troppo bene.
la Muestra Marrana, secondo me
Un altro porno é possibile
(foto di ph. Pazzeschi)
Alla Muestra Marrana di Barcellona tra madri, streghe e zombie
(segue articolo uscito questo mese su XXDonne n.10, che vi raccomando scaricare per intero e diffondere con orgoglio femminista, data la quantitá e qualitá di informazione che raccoglie e propaga)
E-spotting in Sardegna
Gli E-spot sono la versione ecosessuale del G-spot o Punto G, termine anatomico che definisce una parte della vagina particolarmente ricca di terminazioni nervose. Una zona considerata chiave per il piacere femminile ma dall’incerta esistenza (abbiamo scoperto le sorgenti del Nilo, l’energia nucleare e l’acqua su Marte ma sulla fisiologia dell’apparato riproduttore femminile aleggia ancora un certo mistero… sapevatelo).