Category Archives: pornolandia

post e pornografie

Gender troubles – porno trans e intersex (+ altre amenitá)

Gender troubles é l’articolo uscito il mese scorso su XXDonne – del quale potete scaricare giá il nuovo numero, nel quale peró manca la rubrica sul postporno (my fail…)
(é comunque pieno di cose interessanti, as usual)

a seguire, alcune imperdibili segnalazioni.


(illustrazione di MP5)

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Corpi non conformi, pratiche rivoluzionarie (ladyfest #02 – pornografia femminista e postpornografia)l

(questo post doveva uscire prima della Ladyfest, ma come al solito meglio tardi che mai)

Può esistere una pornografia femminista?
Era la domanda che ci facevamo nel maggio del 2009, quando durante la prima Ladyfest Roma cominciammo a riflettere insieme sulle rappresentazioni e gli immaginari legati all’identitá di genere e alla sessualitá. Io facevo ricerca giá da alcuni anni e morivo dalla voglia di riportare a casa e condividere le scoperte che m’avevano reso capace di mettere in atto la mia potenza e di ritrovare la gioia dell’attivismo.

Il laboratorio che maldestramente condussi fu sconvolgente: la curiositá e gioia di sperimentare ci travolsero, lasciando un’ereditá composita fatta di nuove voglie e consapevolezze ma anche di dubbi e traumi.
Alla voglia di liberazione personale (praticata con il piacere di una scoperta) si sovrapponeva l’incubo delle costrizioni sociali (siamo attiviste, siamo militanti e abbiamo imparato come rivendicare i nostri diritti e a volte anche quelli altrui, ma quando si parla di liberazione sessuale abbiamo tutte dei genitori, dei principali o delle fidanzate con cui a volte non tornano i conti…)
Il coraggio e la convinzione di fare qualcosa di piacevolissimo e radicalmente rivoluzionario partendo dal se’ piú intimo e profondo si scontró con l’italica realtá bigotta, sussunta o subita. Lo spettro del senso di colpa ci travolse.

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la Muestra Marrana, secondo me

Un altro porno é possibile


(foto di ph. Pazzeschi)

Alla Muestra Marrana di Barcellona tra madri, streghe e zombie

(segue articolo uscito questo mese su XXDonne n.10, che vi raccomando scaricare per intero e diffondere con orgoglio femminista, data la quantitá e qualitá di informazione che raccoglie e propaga)

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lavori in corso


(l’immagine è di Simona Pamp)

l’estate ferve.
nell’area Mediterranea non fa neanche tutto questo caldo (almeno finora), mentre Londra brucia.

qui a Milano si è appena concluso il laboratorio di pornociclistica e contrasessualità (doveva essere solo un video, credo che sia stato qualcosa di diverso e di più ma aspetto di avere un po’ di tempo per rifletterci e di sentire qualche altro feedback prima di parlarne).

i miei tempi sono troppo veloci per riuscire a scrivere regolarmente. ho troppo da vivere ultimamente…

(se proprio vi manco che non ce la fate, guardatevi il video di Rosario Gallardo alla Muestra Marrana, che ancora non ce l’ho fatta a raccontarvela ma lo farò presto)

Ecosex will save the world!

pur essendo molto critica con la societá dello spettacolo, che crea miti e li distrugge senza alcun rispetto per l’intelligenza delle moltitudini e con il solo scopo di far soldi, riconosco che sento per alcune persone una vera e propria forma di idolatria.
Annie Sprinkle é una di queste persone.

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support your local postporn star #03 – l’Anonima Black Bloc


lunedí 4 luglio scriveva Ricke:
ieri repubblica usava questa foto in prima pagina per parlarci di scontri, di “black bloc” (o mi signur ma i giornalisti il linguaggio non lo aggiornano mai? secondo me dicono anche ancora spinello e flipper), di efferatezze di una minoranza che rovinavano la bella marcia pacifica di 60.000 cittadin* un po’ pirla ma in fondo buon*.
a me ha molto impressionato. essendo stata in mezzo a quei 60.000 ho di tutta la giornata un’impressione parziale (in montagna l’esperienza che si fa di un corteo è ancora più parziale che in pianura. son solo quei metri che vedi) ma soprattutto problematica, cioè non so ancora bene cosa penso e cosa sento perchè ho avuto troppi stimoli contrastanti. e questi stimoli contrastanti si appoggiano su altre mie esperienze passate soggettive e su quelli si misurano. quindi a chi mi chiede “come è andata ieri” io non so rispondere. se non in maniera aneddotica. e ho degli aneddoti stupendi per chi li volesse sentire…
ma la foto abita il mio immaginario da quando l’ho vista ieri sera al mio ritorno a casa, quando mi son fatta scoppiare il fegato con una breve rassegna stampa.
io vedo una ragazza, presumibilmente giovane, disarmata e a mani nude, arrampicata sulla cancellata di un cantiere della mafia (dello stato-mafia o della mafia-stato). hai il volto coperto ma parrebbe non avere una maschera antigas. è in una nuvola di CS, gas cancerogeno e vietato in guerra ma permesso in pace, e sfida con il suo corpo e il suo coraggio (temerarietà? beata gioventù? scapestratezza? stupidità? chi lo sa..) dei robocop senza volto, protetti da mille congegni e armati fino ai denti.
politicamente non so che dire.
umanamente posso dire che è un’immagine bellissima. che è straordinariamente sexy (nel senso più politico che potete dare a questa parola) e che spero che oggi la ragazza stia bene e non sia ferita. umanamente le mando anche un bacio. se lei lo vuole.
sono cresciuta negli anni 70. sandokan che affronta gli inglesi solo armato di coltello resta nella mia mente bambina il massimo valore cui l’essere umano può aspirare. è la mia parte immatura e me la coltivo con cura.

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Cuerpos Lesbianos a Crack!

(é l’invito che avrei messo su venerdí stesso, se Noblogs non mi fosse cascato sul piú bello – cioé quando finalmente era pronto, ovviamente appena una decina d’ore prima dello show…)

 

 

quella che segue é invece una spiegazione riflessiva stimolatami dalla domanda (un tantino aggressiva ma in fondo pertinente):

Che me rappresentano quattro pischelle che se mettono le mani in fica?

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support your local postporn star #02 – Cecilia Mangini

este post lo escribo en español, así explico un poco esta huevada del Support your local postporn star
(además hay infos de algo que pasará en Barna)

siempre en la espera de poder poner, un dia, un plugin de traducción en esta plataforma maravillosa – para todas las que vivimos supendidas entre dos o mas idiomas…

la idea de Support your local postporn star es bastante sencilla – es la de crear una gallery de nuevos subjetos del deseo, ejemplos visuales variados de una descolonización posible de nuestro imaginario erotico – personas y personalidades que pueden acompañar nuestras fantasias mas allá del ordinario.
el termino local indica una proximidad mas conceptual que geografica (son personas reales y cercanas, que es muy probable habeis conocido o tengais la posibilidad de conocer algun dia)

despues de esta declaració de intenciones, tengo que aclarar que el reto de sexualizar la postporn star de hoy para algunxs puede resultar bastante emocionante. pero no tengais miedo – el juego es de llevar nuestra capacidad de desear mas allá de lo a que estamos acostumbradxs.

entonces…
señoras, señores y favolosidades, redobles por:

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