vita da madre

le madri si svegliano presto la mattina, probabilmente perche’ non fanno tardi la sera.

le madri parlano con interesse di qualsiasi cosa riguardi i figli, senza vergognarsi si lanciano in discussioni appassionate sulla merda, i rutti e le bave.

le madri hanno i capelli bianchi.

le madri se si fanno un tiro di canna quasi svengono, ridono come se avessero 13 anni e poi si sentono molto in colpa (anche se non possono evitare di continuare a sghignazzare).

le madri litigano con i padri perche’ non lavano i piatti e la casa e’ un delirio, staccati da quel compiuter!

le madri guardano la televisione senza audio e quando ascoltano la radio ballano con i figli in braccio.

le madri fanno amicizia tra loro perche’ come ti capisce una madre non ti capisce nessuno.

le madri a volte si sentono un sacco sole tanto che gli viene da piangere ma poi guardano i figli che sono sempre cosi’ belli e allora non piangono piu’.

le madri non hanno mai tempo di fare niente, perche’ devono fare tutto.

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li mortacci mia (tre coccodrilli fuori tempo massimo)


ho finito di scrivere questo post all’alba del 14 dicembre, ma poi gli eventi hanno avuto la meglio e non sono riuscita piu’ a trovare il tempo di pubblicarlo. lo faccio oggi, mentre la mia bella dorme, e come al solito mi sembra che le casualita’ non siano casuali… perche’ oggi e’ l’ultimo giorno dell’anno: momento di bilanci, tempo di scegliere cosa ricordare e cosa dimenticare dell’anno appena passato.


anche questo post ha a che fare con la memoria. parla di persone che non voglio e non posso lasciare indietro, nonostante non siano piu’ qui. persone che hanno lasciato una traccia e a cui ho pensato, vivendo e riflettendo su alcuni eventi degli ultimi mesi dell’anno che finisce.


sono i miei lari politici, i morti con cui ho camminato battaglie e con cui ho condiviso sogni. li ricordo oggi, perche’ senza memoria non c’e’ futuro e io di futuro sono affamata.

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Introducing Nina

(se vi sentite offesi dalla esibizione pubblica dei sentimenti, non cliccate su CONTINUA.

la immagine che segue ha un elevato contenuto di tenerezza, ha qualcosa di drammatico e mi riempie di un orgoglio scemo che mi drizza la schiena e mi fa dolere i punti.

grazie a tutti e tutte quelle che passando lasciano un po’ di amore: in questo momento mi sento cosi’ piena di grazia che vi benedico come un papa.

perche’ el amor es lo unico que crece cuando se reparte 😉

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