rotolando verso Roma

i giorni mi sfuggono nel solito mood milanese degli ultimi tempi, dove non c'e' spazio nemmeno per l'aperitivo (anche perche' fortunatamente vivo a Barcellona e non a Milano)

sono concentrata come un ninja nella preparazione del prossimo film del mio regista preferito e quando mi distraggo e' per andare a mugolare frasi abbastanza sconnesse in bocca alle pornodive piu' quotate d'Europa. in questo periodo cerco di non farmi scappare nessun lavoro perche' quest'inverno spero che la mia occupazione principale sara' dare la sisa alla mia creatura e visto che non campo d'aria e a questi 2500 euri promessi da Zapatero comincio a crederci un po' poco devo far da me e far per tre.

(no, non ve lo dico in quali film potete ascoltare la mia svergognata voce: non mi pagano abbastanza perche' gli offra questo tipo di pubblicita'. l'unico film porno di quelli che ho doppiato che mi spingo fino ad ora e' questo dove oltre a lavorare come aiuto regista ho dato voce anche al personaggio piu' interessante – ancorche' abbastanza laconico – ossia Black Diamond la strega. oggi pomeriggio vado a lavorare sul nostro secondo, e anche di questo vi daro' notizia per tempo) 

insomma grazie a quest'orgia lavorativa vi siete persi una serie di post irresistibili con cui vi allietero' probabilmente in Novembre, nel mese in cui la mia mobilita' sara' notevolmente ridotta. 

li allisto qui, a mo di promemoria:

– l'11 settembre e', tra le altre cose, la diada di Catalunya (festa nazionale di una nazione che non c'e', in ricordo dei morti nella resistenza all'invasore borbone del 1714). ovvero che cosa mi sta succedendo? io sugli identitarismi e i nazionalismi cio' sempre pisciato sopra, nostra patria e' il mondo intero eccetera… perche' quest'anno sono andata in giro con una bandiera della Catalunya repubblicana sulle spalle? mi sto rincoglionendo? 

– Pepita, il gatto della mia famiglia, e' passata a miglior vita. Dicono (e io ci credo) che gli animali domestici assorbano le tensioni della casa in cui vivono. Pepita mi piaceva un sacco, perche' era un gatto gatto, di quelli che non rompono mai i coglioni e che si fanno gli affari loro. si e' beccata un tumore invincibile all'intestino.  (e' che a casa mia per un po' di anni ha tirato un'ariaccia…)

– l'ascolto di Burt Bacarach rianima il tessuto cerebrale danneggiato da anni di techno? Io dico di si'

e dopo questa slavina di cazzate, veniamo a bomba.

domani parto per Roma e sono emozionatissima. saranno 72 ore molto intense.

oltre alla panza (che non potrei lasciare qui nemmeno se volessi) mi porto anche IL PADRE, che non ha mai visitato la Capitale e che e' stato invitato al Live Performers Meeting.

l'anno scorso performavo io e avevo questa faccia (testimonianza di Pazzeski)

live performers meeting 06

mi giocavo la lotta nel fango utilizzando la ultima release (che non mi funzionava, per la cronaca… d'altronde era anche la prima volta che la usavo…) del fantastico Flxer, free software per vjing.

quest'anno non so che faccia avro'. credo piu' rilassata. provero' comunque a tenervi al tanto.

 

(spero di rincontrare il ragazzo che l'anno scorso a LPM mi saluto' e si incazzo' tantissimo perche' io non mi ricordavo chi era. mi dispiace ancora oggi per lui e penso che chissa' che cosa dovevamo aver condiviso di fondamentale perche' si incazzasse a quel modo)

((se casomai succede che ci incontriamo e io non vi riconosco, voi calcolate sempre che sono miope e un po' rincoglionita, quindi fate il favore di non offendervi e di dirmi piuttosto cu minghia siete, eh?))

 

ci si vive a Roma.

 

7 thoughts on “rotolando verso Roma”

  1. “perche’ quest’anno sono andata in giro con una bandiera della Catalunya repubblicana sulle spalle? mi sto rincoglionendo?”

    Sì. Cioè non vedo altra spiegazione valida.

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