Tag Archives: Sexyshock

trova la differenza

oggi è uscita una mia intervista sul Fatto Quotidiano.
il risultato finale delle chiacchierate che m’ero fatta con la giornalista mi sembra incompleto rispetto agli argomenti che avevamo toccato nella stesura originale dell’intervista (che vi riporto piú sotto, completa dell’immagine che avevo suggerito al giornale come mio ritratto – e che è stata chissá perchè rifiutata 😉 )
vi sfido a trovare la differenza tra le due interviste – a me un po’ fa ridere che siano rimaste le robe che fanno + self-promotion (che sono quelle che avrei sacrificato per far spazio ai concetti) e che nel parlare di una pratica che si definisce rivoluzionaria sia necessario un contraddittorio (a lato della mia intervista c’è un intervento di Marzano *contro il postporno – linguaggio ancora maschile* che non ho potuto ancora leggere).

ringrazio comunque Stefania (di cui sono anche riusciti a sbagliare il cognome) che ha fatto bene il suo mestiere con lo spazio che aveva a disposizione.
[d’altronde se io non ho fatto la giornalista pur amando molto la scrittura e lavorando praticamente da sempre con l’informazione… un motivo forse c’è 😛 ]

King Kong Lady contro ogni gabbia (Claudia Pajewski per Gender Utopia)
King Kong Lady contro ogni gabbia (Claudia Pajewski per Gender Utopia)

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pinking Bologna (#decennaleSexyShock e molto altro)

ci sono alleanze che cambiano colore alla tua vita.

il prossimo 3 dicembre festeggiamo il decennale dell’esperienza del SexyShock: molte delle zie (e degli zii ;)) che parteciparono dei sogni e nelle pratiche della valanga rosa bolognese si ritrovano per un party celebrativo e apotropaico (chiude Betty&books, il negozio – ma il progetto continua e con grandi ambizioni).
e io saró tra loro.

una cosa che ho pensato quando ero al FemBlogCamp é che non sono io che ho trovato il femminismo, ma é il femminismo che ha trovato me. ad un certo punto della mia vita é diventato uno strumento indispensabile non solo di comprensione ma anche di costruzione della realtá. mi é servito a capire alcune mostruositá relazionali nelle quali mi ero impelagata (e gli errori personali non possono che riflettersi nel quotidiano, che é politico) e m’ha aiutato a costruire relazioni basate sulla messa in circolo della potenza, piú che sulla costruzione di un micropotere del cazzo.

col SexyShock é stato un colpo di fulmine. loro non potevano che essere sorelle. stare qui a ricordare tutte le barricate costruite insieme sarebbe pure interessante (e un giorno lo faró) ma adesso ho poco tempo, quindi mi limito a raccontarvi il mio fantastico prossimo finesettimana rosa (ho approfittato dell’appuntamento Sexy per organizzare anche un altro paio di momenti d’incontro) in quel di Bologna, sperando di trovarvi lí 🙂

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