#marciaperlavita? no grazie

oggi a Roma sfila il cattolicesimo piú marcio e integralista, che invade le vie della mia cittá per ribadire i diritti del feto e mettere in discussione anni di lotte femministe per l’autodeterminazione e la salute femminile.

non potró essere lí di persona, altrimenti magari due uova marce andavo anche a tirargliele, cosí aderisco e supporto volentieri la campagna di Femminismoasud, Una tetta per la vita, mettendoci il mio cazzetto cyborg e un po’ di peluria selvaggia e postporno.


(foto di Tea Guarascio)

Non veniamo dal nulla e non possiamo accettare che le conquiste delle nostre nonne e delle nostre madri vengano messe in discussione da un disegno autoritario, elitista e omicida come quello che vuole espropriarci della libertá di scelta sui nostri corpi.
basta con le buffonate travestite da religione – non abbiamo bisogno di un Dio che ci giudichi, ci bastano l’etica, la morale e il buonsenso.
quello di cui continuiamo ad avere bisogno e pretendiamo dallo Stato é una politica seria che punti alla consapevolezza sessuale come bene comune: nessuna donna nel pieno possesso delle sue facoltá mentali ama abortire (anche non entrando nello specifico psicologico si tratta pur sempre di un’operazione, con il suo carico di stress e traumi) ma molte donne si trovano ad aver bisogno di quell’extrema ratio per non essere obbligate a vivere maternitá indesiderate.

per questo chiediamo:

– Educazione sessuale nelle scuole

– Sessualità libera (come e con chi vuoi)

– Contraccezione disponibile (anche d’emergenza)

– Aborto assistito e gratuito

– Consultori pubblici e laici

che i terroristi della vita per oggi si godano pure la loro infame passeggiata, ma non pensino che rimarremo zitte e ferme.

se i nostri corpi sono campi di battaglia, non ci troveranno disarmate.

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