dalle stelle alle stalle

gia' lo sapevo che la tempesta ormonale ed esistenziale collegata alla gravidanza mi avrebbe sbatacchiato prima o poi giu'.

dopo settimane intere di UP, come dice il saggio, prima o poi il DOWN arriva. e in questa iperbolica mia vita le metafore prendono corpo in una maniera densa da far paura e adesso che sento di navigare nella merda ho paura davvero che qualche tombino barcellonese mi esploda sotto i piedi…

perche' ho scalato montagne…

montserrat 1

 

 e quando ero sulla cima dai che mi tiravo pippe sul fatto che forzando poco a poco e con la giusta motivazione i limiti si superano e poi oh che goduria superarsi, essere solo un pochettino meglio di quello che siamo…

montserrat 3

Montserrat e' una montagna fatta a scale ed e' pure bassetta (1236 m e' San Jeroni, la cima che ho raggiunto io) ma mi ha dato una grande soddisfazione e lassu' l'aria era un sacco pulita e io non pensavo davvero che sarei riuscita ad arrivare sulla cima e invece ce l'ho fatta, hip hip hurra' per slavina la panzona…  

 

ma come quasi tutte le volte nella vita in cui sono arrivata in alto, non sono riuscita a godermi il panorama per il tempo giustamente commisurato allo sforzo… la paura di cadere mi ha travolto in sogno e ha invaso queste giornate calde e lunghe dove piango a tutte le ore e quasi sempre non so perche'.

 

 

forse perche' la vita che vivo e' troppo diversa da quella che mi sono immaginata per tanti anni… 

mi sembra di essere piombata nel sogno piccoloborghese di un'altra, ma sono felice.

sono felice?

 

piango piango e ciuccio fiori di bach e mi aromaterapizzo ma continuo a cagarmi sotto dalla paura e a sentirmi sola e abbandonata in un cammino di montagna che m'allontana dalla festa

 

e di questa cazzimma

montserrat 2

in me non c'e' piu' traccia 🙁

 

 

 

 

10 thoughts on “dalle stelle alle stalle”

  1. beh certo, e’ chiaro che le tue mareggiate ormonali de sti tempi, sono paragonabili a quelle di una nuotatrice della DDR negli anni ’80….
    pero’, ecco, non e’ che unoa deve vincere (le olimpiadi?), unoa deve riuscire a stare in armonia con se stesso e con gli altri….
    E’ chiaro che una maternita’ cambia un po’ i rapporti, le priorita’, i pensieri….pero’ io ci credo che si puo’ restare innamorati di se'(non troppo, eh!), di chi ti sta piu’ vicino, e non per questo chiudersi in un angusto ambiente familiare…che diventa familistico..
    basta non aver paura di condividere le proprie lotte, fatiche e sofferenze con gli altri, non solo i momenti di gioia e di euforia…
    E mi pare che tu lo stia facendo piuttosto bene, almeno tramite computadora…:-))
    …e nella condivisione delle lotte dovresti avecce na certa pratica…jejeje!

    bacissimi, Ugo

  2. Capita.
    Certo se uno piange e poi piange perché sta piangendo e poi ancora piange perché piange perché sta piangendo diventa una spirale depressiva senza senso.
    Ma a volte capita di piangere quando si fanno scelte che cambiano la vita, perché si sa, pochi cazzi, si perdono delle cose.
    Solo che alla fine non è che proprio si perdono, rimangono lì e lasciano spazio ad altre. Qualche rimpiantino ci sta, qualche lacrima pure. Poi però bisogna riprendere il lavoro su sè stessi che si fa sempre: quando si piange troppo o ci diamo un paio di schiaffi o ce li facciamo dare.
    E comunque attraverso il cordone ombelicale devi trasmettere il sole il più possibile, che le ombre avrà tutta la vita per scoprirle da sè.
    Come dire: piangi poco, e di nascosto da te stessa, come una piccola liberazione 😉

  3. ma ma ma….. mio tesoro anzi ora
    miei tesori preziosissimi :)))
    la vita è tutta quer quiz in salita scalando montagne coi rovi che te se attaccheno e tu inciampi e poi sei pure incinta e allora te butti de schiena e te sgari la spalla ma poi te riarzi e mandi tutti affanculo e sei contenta che gliel’hai fatta e allora sei felice e ti senti tronfia e goooooodi di quegli attimi in cui assapori quel gusto in bocca e con gli occhi ti saaazi delle bellezza intorno a te in cima a quella montagna la pienezza ti leva il fiato e ti fa girare la testa ma ecco che qualcuno ti spinge giù di nuovo nella merda e di nuovo ti sporchi ma riuscirai a rialzarti anche li
    …di nuovo…
    e li manderai affanculo ancora ancora e ancora
    perchè vincerai tu…….
    perchè sei forte,
    perchè sei grande,
    perchè hai bisogno di sentire tra i denti
    e nel cervello quella botta quando riesci
    a far andare le cose come dici tu……..

    ti strabacio ziaitta…..
    con amore

    laura

  4. La spiegazione è “endocrinologica”. Le risposte più soddisfacenti e calzanti le troviamo nella fisiologia.
    Bella cosa.

  5. Hey dolce Slavina!

    L’Amore fa cose che fanno ridere.
    L’Amore fa cose che fanno piangere.
    L’Amore fa bellissima la stanchezza.

    Un abbraccio da..mamma a mamma 🙂

  6. Tesoro bello
    sono gli ormoni :))))
    non ti deprimere perchè passa. Nel tuo stesso periodo della gravidanza io avevo bisogno di cioccolata e/o tanto sesso. Piangere è liberatorio e non c’e’ un perchè. hai solo tutto scombinato. dura ancora un po’. poi passa e poi dopo il parto ricomincia perchè c’e’ il calo post parto. abbi pazienza. circondati di amore, amici, favole, colori, buona musica e soprattutto continua a scalare le montagne nonostante la vertigine…
    il dopo verrà da se’ e non c’e’ da aver paura. pensa alla piccola slavinuccia o al piccolo slavinuccio che terremo a battesimo :****
    un abbraccio grandissimo

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