ho perso la deadline per consegnare il mio raccontino sul Forte Prenestino, che in occasione del trentennale pubblicherá anche un libro collettivo che raccoglie le memorie di chi lo ha attraversato.
non riuscivo a scrivere qualcosa che mi sembrasse completo, volevo dire tutto e non riuscivo a dire niente così oggi mi sono detta Devo dirne almeno un po’
poi non lo so se finisce nel libro, ma intanto chi vuole lo puó leggere e io faccio pace con me stessa pubblicando una cosa che poteva essere meglio ma intanto questa è…
d’altronde il perfetto è nemico del possibile
(noi ragazzi dei Centri Sociali lo sappiamo bene)
per raccontare il Forte devo mettere ordine in piú di vent’anni di ricordi e solo a pensarci mi prende una dolce vertigine.
per me il Forte è stato un posto pieno di prime volte, una porta spalancata sul mondo che volevo, un’esperimento di vita, qualcosa che travalica qualsiasi tipo di scrittura che posso immaginare. peró ci provo lo stesso, perchè se Ho cancellato impossibile dal mio vocabolario lo devo anche a quel pezzo (grosso) della mia vita che si è sviluppato lá dentro.