(piú sotto, in italiano)
En Sevilla el otoño es un junio de dias muy cortos y el Encuentro se desarrolla en un contexto encantador: un Centro de Arte a orilla del Guadalquivir. Es un antiguo recinto de fabricas, con unos jardines preciosos y un campo de limones a lado (!!!). Por la mañana el sitio se anima: grupos de criaturas en visita a las expos se recrean jugando en los jardines y canta, rien, gritan.
El encuentro es muy interesante y reune gente bastante diferente por
edad, estilo y oficio. Hay muchas mujeres – las hay de edad variable
entre los veintepocos y los 102 (los que tiene Dedicación Garcia)
El primer dia he participado en el taller de L’aranya creació. Era basado en una serie de ejercicios y tecnicas del Teatro del Oprimido – que ella llaman de las Oprimidas – que me han hecho reflexionar seriamente sobre mi nivel de aceptación subconsciente de algunos patrones visuales y de comportamiento patriarcales. La metodologia del Oprimido evidencia las relaciones de poder sugeriendo maneras de subvertirlas. Investigaré mas sobre ello. Las chicas de L’aranya son jovencitas pero super cañeras y al mismo tiempo tienen una freshness en su manera de vivir el activismo que me salen lagrimotas de felicidad al verlas. Me gustan mucho. Me ha gustado mucho tambien la propuesta de videojuego que han hecho hoy, Cyberroja (basado en el cuento de Caperucita Roja con su corolario de estereotipos de miedos y limitaciones para las mujeres). Deconstruir el papel de victima y empatizar con el enemigo las apuestas que me han parecido mas revolucionarias del projecto (y por esto obviamente han levantado debate y hasta casi escandalo).
El segundo dia mas cosas notables: la ponencia de Montse Boix, los videos de Toxic Lesbian y finalmente, nuestro taller.
(imagen del taller de Pornografia feminista del Ladyfest Roma 2009)
Estamos construyendo una web radio de contenido postpornografico (la web todavia no está online porqué hemos tenido unas apocalipsis tecnologica, pero pronto la vereis) y la primera parte del taller explicaba nuestras intenciones, los objectivos y se proponia dar a lxs participantes una herramienta basica para editar clip de audio (el free software Audacity) que desde el viernes estarán disponibles en la Red.
Yo estuve nerviosa todo el rato – todavia me cuesta articular mis pensamientos en castellano delante de un “publico” y soy mas mujer de acción que de conceptos… pero al final la gente se animó bastante como para poner las manos encima de las maquinas, explicitando fantasias y ideas a traves de sus voces.
Fue muy emocionante y espero que el jueves seguiremos trabajando con este buen rollo.
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(i link guardateveli sopra, daje)
A Siviglia l’autunno è un giugno di giorni brevi e l’incontro si tiene in un contesto incantevole: il Centro Andaluso di Arte Contempora, sulle rive del Guadalquivir. Un recinto di antiche fabbriche, con dei giardini bellissimi e un campo di limoni, anzi di alberi di limone ce ne sono dappertutto. Di mattina il centro si anima di voci e giochi di bambini e ragazzi in gita. Un idillio, vamos.
Siviglia è bella e provinciale, costa tutto pochissimo e rallegrano l’anima i colori degli azulejos (le mattonelle colorate che decorano i giardini interni delle case – i famosi patii andalusi). Anche se non mi sono quasi mossa dal quartiere piú giovane e frocio della cittá (la Alameda de Hercules) si sente anche da queste parti una certa puzzetta d’incenso: i sivigliani sono molto cattolici, anche se a modo loro. La devozione piú sentita è quella verso la Madonna della Esperanza Macarena, che quando a Pasqua esce in processione viene accolta con grida come: “Guapa! Te duele el coño de ser tan guapa!” (trad. Bella! Ti fa male la fica da quanto sei bella!)
L’incontro è stato organizzato da una commissaria coraggiosa, bionda e bella come la Macarena: Remedios Zafra che ha riunito persone e proposte diverse tra loro per etá, stile e professione. Prevalentemente donne, tra i venti e 102 anni (come Dedicación Garcia)
Il primo giorno ho partecipato nel laboratorio de L’aranya creació. Si basava su una serie di esercizi e tecniche del teatro dell’Oppresso (che loro che sono femministe chiamano Teatro delle Oppresse). Attraverso quelli che sembravano semplici giochini mi è risultato dolorosamente evidente il mio livello di accettazione inconscia dell’immaginario visuale e di comportamento patriarcale. Ho rosicato e ho ripromesso al mio subcosciente che presto gli daró una sistemata.
Le ragazze dell’Aranya sono giovani peró ci stanno dentrissimo, sono attiviste e maneggiano egregiamente gli strumenti della comunicazione. E hanno una freschezza e un impeto che mi commuove e scusate l’egocentrismo ma mi ricordano una me stessa d’altri tempi…
Il secondo giorno altre cose notevoli: la conferenza della femminista aggressiva Montse Boix e i video di Toxic Lesbian, gruppo video di Madrid.
E finalmente, il nostro laboratorio.
Con la mia amica Lilia stiamo mettendo su una web radio postpornografica (la web non sta online perché siamo state vittime di una apocalisse informatica peró presto riusciremo ad aggiustare tutto). Nella prima parte del laboratorio abbiamo spiegato le motivazioni e gli obiettivi del progetto e abbiamo spiegato i primi rudimenti di Audacity, software di editing audio.
Io sono stata nervosa come una merda tutto il tempo – giá non sono la donna-concetto (mi trovo meglio nell’azione) e mi è ancora piú difficile articolare pensieri complessi in spagnolo… peró alla fine la gente s’è messa giú a registrare e ideare cose con una foga divertentissima.
Continuiamo giovedí e se tutto va bene per venerdí avrete un indirizzo web dove ascoltare un po’ di porcate intelligenti: la nostra radio, Pornosotrx!