In Italia il fascismo é strisciante.
é un’intolleranza diffusa, la consapevolezza che comunque vince il piú prepotente, la rassegnazione amara. é “io gli zingari li odio ma mica sono razzista”, é abbozza, che quello magari ha un coltello e t’ammazza, é gli autobus stracolmi, é la guerra tra poveri.
é che non esiste, a livello di comunicazione di massa, un discorso di sinistra.
le lotte in difesa dei beni comuni sono criminalizzate, le battaglie per i diritti civili ridicolizzate.
ma sta cambiando il vento. io voglio sperarlo e crederlo.
e ci metto anche il mio soffio, riportando un altro contributo dalla Spagna che ci crede
Lavapies caccia la polizia dal quartiere
sta su youtube – ora che il mediattivismo abbia contaminato anche dei network commerciali mi sembra fantastico, che io abbia trovato questo link su feissbuk e non su Indymedia mi sembra un po’ assurdo – ma ne parliamo un’altra volta magari
nel video un folto gruppo di cittadini e cittadine caccia la polizia dal quartiere di Lavapiés a Madrid, circondando dei robocop armati e rintronandoli di slogan (Lavapiés é un quartiere del centro abitato soprattutto da immigrati e attraversato da un’umanitá veramente variopinta).
giá da alcuni mesi si sono formate nella capitale spagnola delle brigate vicinali: associazioni spontanee che sorvegliano le zone dove avvengono piú frequentemente retate razziste (dove si cercano sostanzialmente persone migranti senza documenti), per contrastarle e documentarle.
delle ronde, praticamente. peró al contrario.
é quello che si chiama un buon esempio 😉
Transfronterizo é la web del ferrocarril, rete madrileña contro le frontiere.