é uscito XXDonne con un mio articolo sulla postpornografia dell’America Latina che potrete leggere di seguito.
come sempre vi suggerisco di scaricare tutta la rivista e diffonderla, se avete la possibilitá di stamparla, perché contiene delle vere perle.
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é un passaggio importante, una chiamata onesta e orizzontale contro l’autosfruttamento – visto che non era piú pensabile contare sul lavoro gratuito…
navighiamo tutte in acque piú o meno precarie e l’unico modo per sopravvivere é essere solidali.
ma ora veniamo alle meravigliose porcherie delle nostre amiche dell’altra parte dell’Atlantico.
Coño Sur – la postpornografia in America Latina
(nella foto, la Congelada de Uva)
Esistono diverse esperienze di produzione e ricerca postpornografica nello spazio che va dal Messico alla punta piú estrema del Cile. Questa ricognizione è solo una mappatura abbastanza superficiale delle realtá piú visibili, con le quali sono entrata in contatto direttamente o attraverso video, pubblicazioni e siti Internet che vi invito a consultare per completare e approfondire l’informazione.
Cominciamo dal Messico, dove il contributo piú significativo al discorso postpornografico viene dall’ambito della perfomance. Da questo settore infatti provengono sia Lechedevirgen Trimegisto che Rocio Boliver, meglio conosciuta come Congelada de Uva. Il primo è creatore e direttore del gruppo artistico Grand Guiñol, opera nella cittá di Queretaro e si definisce pornoalchimista e criptozoologo del genere. La seconda concentra la sua proposta artistica nella critica alla repressione della donna tipica della mentalitá messicana. Lo fa trasformandosi in una macchina iper-sessuata e mettendo in scena pornogrammi che spesso confondono corpo e scrittura.
Anche la colombiana Nadia Granados viene dal mondo dell’arte, e ne eccede ampiamente i margini ufficiali. Attraverso il progetto La fulminante, nel quale un suo alter ego con parrucca bionda e tacchi alti utilizza i codici e gli stilemi piú beceri della pornografia tradizionale, la giovane artista lancia proclami femministi e anticapitalisti incendiari. Una comunicazione diretta che beffa la sua stessa semplicitá dall’interno: nei suoi video la Fulminante parla con una lingua inventata, che non esiste. È la lingua incomprensibile della donna oggetto che si reinventa come soggetto rivoluzionario.
È un fiume in piena Leo Vidal (anche conosciuta come Leonor Silvestri), una delle fondatrici del progetto Ludditas Sexxxuales, gruppo argentino di dissidenza sesso-affettiva che si propone di distruggere (cosí come il Ned Ludd a cui fa esplicito riferimento) le macchine creatrici del desiderio eterosessuale inteso come regime politico. Leo è poeta, traduttrice specializzata in Letteratura greco-romana e filosofa anti-accademica ma preferisce riconoscersi nel soggetto collettivo a nome di cui parla: Ludditas Sexxxuales cominció come programma radiofonico di dibattito collettivo (censurato lo scorso anno, tornerá presto disponibile via streaming). Nell’attualitá il progetto vive in molte forme, dal video alla performance, ma soprattutto nei laboratori, con proposte volte a fornire gli strumenti per quello che le Luddiste definiscono un reset di genere, ovvero l’hacking della programmazione che ci ha costruito culturalmente come uomini o donne.
(nella foto, Leo Vidal “Ho bisogno del femminismo per smettere di essere donna”)
Anche in Cile c’è parecchio movimento. Ad aprire le danze, giá alcuni anni fa, fu la Coordinadora Universitaria Disidencia Sexual, che fu pioniera nella produzione di video attraverso il collettivo Subporno. Ad animare quell’esperienza c’era anche Felipe Rivas, artista visuale e performer il cui lavoro è incentrato sulla politica sessuale e che è tutt’ora un animatore della scena. Notabili di menzione anche due performer che spesso lavorano in coppia, Irina la Loca e Hija de perra, anche se probabilmente il contributo piú originale viene, nel caso cileno, dalla letteratura. È in questo campo che infatti si muove Pornotopia, casa editrice e portale Internet dedicati all’esplorazione dei luoghi della pornografia.
Per concludere impossibile non citare la piattaforma PorNo PorSi, della quale non si conoscono sviluppi recenti ma che l’anno passato organizzó ben due festival di respiro continentale (uno a Bogotá, l’altro a Buenos Aires), unendo l’arte e l’attivismo postpornografico con una programmazione varia e molto interessante. Quest’anno ci ha pensato il festival Garpa a raccoglierne il testimone, concentrandosi sull’audiovisuale e dando alla sua programmazione un respiro ancora piú internazionale.
Linkografia
Lechedevirgen Trimegisto
http://lechedevirgentrimegisto.blogspot.com.es/
Congelada de Uva
http://rbcongeladadeuva.blogspot.com.es/
http://www.rocioboliver.com/
La fulminante
http://lafulminante.com
Ludditas Sexxxuales
http://luddismosexxxual.tumblr.com
http://luddismosexxxual.blogspot.com
http://destructorasdemaquinas.wordpress.com
htp://anarcopervertismo.blogspot.com
Cuds
http://www.disidenciasexual.cl/
http://subporno.blogspot.com.es/
Felipe Rivas
http://www.feliperivas.com/
Pornotopia – Cile
http://pornotopia.cl/
PorNo PorSi
http://proyectopornoporsi.wordpress.com
Garpa
http://garpagarpa.wordpress.com/
(questo articolo é stato scritto con la preziosa collaborazione di Leo Vidal di Ludditas Sexxuales e di Lucy Sombra)
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