dimmelo!

il libro che ho scritto é un prodotto che – almeno nelle intenzioni – ha una finalitá politica piuttosto che puramente letteraria.

per questo ti chiedo, se l’hai letto, di scrivermi cosa ne pensi – anche se non sono complimenti 😉

se c’é qualcosa che t’ha disturbato, qualcosa che hai sentito tua o in cui ti sei riconosciutx, qualcosa che avresti voluto trovarci e che invece non c’era…
sentiti liberx di raccontare qualsiasi cosa questo libro ti possa avere smosso dentro, nel bene o nel male.


(immagine di Simona Pamp per la ricerca Quel genere di persone – cioccatevela!)

… io aspetto.

20 thoughts on “dimmelo!”

  1. Ciao Slavina,

    complimenti per il tuo lavoro! Sto preparando la prossima puntata del nostro programma radio, che sarà dedicata alla libertà sessuale. Iniziamo raccontando l’esperienza delle Cagne Sciolte a Roma e poi proseguiamo con altre testimonianze. Mi piacerebbe molto intervistarti, sul tuo libro, sulla pornopolitica e su tutto quello che fai. I tempi purtroppo sono strettissimi … mi puoi scrivere quanto prima? grazie mille!

  2. Ode alla MasturbAzione

    … Moltissima gente utilizza internet per riempire i vuoti relazionali. Compensa nel mondo virtuale la mancanza di tempo di una vita alienata dal lavoro e pacifica le proprie patologie latenti. La maggioranza di essi lo chiamerebbe semplicemente farsi le seghe…

    io, da masturbattore compulsivo, devo dire che sono rimasto un pochino triste risonoscendomi in questa immagine.
    la masturbazione, anche la più banale, a me sembra una gran cosa: un piccolo gesto quotidiano di autonomia e autogestione emozioanale; procura piacere, è sana, sicura, semplice, gratuita, permette di dar sfogo a fantasie erotiche rendendo possibile un’apertura mentale alla diffusa normalizzazione dei rapporti di coppia.
    è pur comprensibile la critica a questa normalizzazione, ma la masturbazione, specialmente se valorizzata, può essere una forma basilare di mantenimento e arricchimento di una normalità che così trova modo di esistere anche senza dover essere tramutata in una serie infinita di eccezionalità.

    penso che pure una famiglia mononucleare lunga una vita possa addentrarsi nei meandri della diversità attraverso mezzi, strumenti e stratagemmi che complessifichino l’identico il quale, a ben guardare, potrebbe celare proprio l’altro, il differente

    la masturbazione è questo

    certo, i picchi dell’esistenza sono sicuramente appaganti, è facile trovarci senso e qualità, ma a me sembra pure interessante indagare la monotonia come pratica estatica, la ritualità spirituale dell’eterno ritorno, di un identico che non è mai identico a se stesso… la quotidianità, nella sua disarmante banalità e ripetitività penso possa rientrare dentro una continuità simile alla tessitura, alla filatura.
    gesti ritmici, sempre identici nella loro diversità, che aprono le porte alla spiritualità dell’esistenza

    la masturbazione è questo… forse 🙂

  3. Ciao slavina,
    ti ho incontrata, a Roma…
    e non è stato un caso…avevo cercato per tutto il giorno il libro erotico da leggere…ma in libreria la mia ricerca è stata dissimulata da una giovane coppia che sembrava ne avesse più diritto di me…leggo per sentirmi in compagnia di me stessa, daltronde.
    Poi per caso ho smicciato una bancarella e lì ho trovato il tuo libro: una bella coincidenza, vero…tuttavia la cosa assurda è che mentre esultavo dei poteri dell’universo tu fossi lì, proprio dietro di me.
    E con il tuo libro ho portato via anche un pò di te (in una dedica).
    Poi mi hai invitato a scriverti…pensavo lo dicessi solo a me…magari no ma vorrei pensare che fosse cosi.

  4. i complimenti mi imbarazzano un sacco… mi fa molto piacere che le persone mi leggano e che si trovino sulla mia lunghezza d’onda e quando mi parlano del libro riconoscendoci le cose che io ho cercato di metterci dentro mi sembra bellissimo… però non so quasi mai che dire (è un’emozione con cui non ho a che fare da molto e non la so ancora gestire)
    la cosa che mi viene da dirti dal cuore è grazie – e speriamo che il libro ti apra a discorsi interessanti e nuovi con le tue amiche 😉

  5. Avevo sentito parlare di te già qualche tempo fa; non si può certo dire che il nome “Slavina” non incuriosisca, per cui l’ho memorizzato.. Poi, onestamente non ricordo se qualche sera da Tuba Bazar o da qualche link di amiche/i su facebook, mi è arrivato all’orecchio il titolo del tuo libro. – Accattivante! – Ho pensato subito.
    E’ esattamente come lo immaginavo tanto irriverente quanto naturale, spontaneo, erotico, ma senza cadute di stile. L’ho letto tutto d’un fiato e spero ti faccia piacere sapere che ora ne ho 4 copie impacchettate, una per ogni mia amica che possa apprezzare un regalo di natale speciale 🙂

  6. …reclaiming pornography and eroticity : i am so happy i came upon this blog! i love your free, generous, humane and courageous attitude … perhaps it’s time to get your book out in English…? let me know…

  7. Ho appena visto la tua dedica! Cazzo, non m’ero nemmeno accorto di averti apostrofato così (anche se nei miei riflessi condizionati resta un gran complimento). L’ho scampata bella! Ora mi accingo ad iniziare la lettura. Grazie della dedica, compagna!

  8. Ciao!
    innanzitutto mille complimenti per il libro:mi ha fatta impazzire (sessualmente e non solo)!
    volevo sapere se è possibile trovarlo da qualche parte in spagnolo…al momento vivo a Valencia e mi piacerebbe moltissimo poterlo condividere con le compagne, i compagni e pure tutt* gli altr* che sto conoscendo qui!!!

  9. ho letto il tuo libro con attenzione e soddisfazione. non so che cosa mi aspettassi ma so che Ti aspettavo da tempo. Finalmente una ragazza libera e liberata e anche intelligente ed ironica. Mi piaci. Hai carattere e sei brava. Finalmente una che non ha paura.

  10. c’è da scavare nel tuo libro.
    bisogna suerare la’tto politoc che rappresenta, abbssare il pugno chiuso ad Owens per vedere la vittoria.
    innanzitutto c’è della tenerezza come nell’episoidio NO TAV, poi c’è dell’amore come in quello della ragazza spagnola uccisa, poi c’è uno sguardo sul mondo..
    e alla fine se riexi a separare tutto ci trovi anche la letteratura, perchè parlare con equilibrio di uno spiedino in una dark-room non è roba da poco.
    all fine è un bel libro , completo. non per tutti…. ma questo è il mondo.
    i personaggi le loro storie ti fano riflettere e conforntarli con ciò che ti circonda non è utile… però ti dà una chiave di lettura interessante….
    è un libro molto politico, devi solo fare attenzione affinchè la politica non si mangi le storie, la letteratura.. il libro.
    brava.

  11. anche a me ha fatto piacere – il riferimento al Candide poi é puro balsamo per il mio cuore…

    (quando al mio editor ho detto *é un bildungsroman di scopate* avevo paura che mi stesse per mandare a cagare 🙂

  12. CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO, NERO E ROSSO, la nuova trilogia scritta da E. L. James, londinese, moglie e madre di due figli, che lavora in televisione, al suo primo esordio, non è proprio il libro che metterei in bacheca del gruppo “Per una Rievoluzione” e neppure tra quelli che vi ho segnalato ieri pomeriggio per l’estate, tutti al femminile vero e maturo, eppure non posso spendere due parole per questo caso letterario (si fa per dire) che sta spopolando nelle librerie. E’ la solita storia: lei che si emancipa alla fine da una relazione subordinata e “pericolosa” e lui che si addomestica dai suoi viziacci che le piacciono tanto (ma il lupo perde il pelo ma non il vizio) … E’ la solita storia di un io impazzito, egocentrico ed egocentrato, dove la relazione è poca cosa rispetto alla passione cerebrale (e non solo) dei due protagonisti. E’ un corto circuito tra sesso e cervello, senza sbocco ulteriore. Un cantare la potenza e la sottomissione fine a se stessa. Tutto la storia ruota attorno a sfrenate fantasie morbose e spudoratamente e sfacciatamente messe alla berlina. Io che sono sempre stato del parere che è melgio “toccare” e fare, piuttosto che parlare e guardare, ovvero meglio “astenersi” … per poi donarsi con più forza quando l’occasione viene, giusta o anche ladra e birichina, ossia senza rimpianti o sensi di colpa, vera, forte, voluta da ambe le parti, giocata alla pari, fino in fondo, tutto questa frenesia attorno al caso letteraio mi lascia interdetto e anche incuriosito da chi viene a comprare la trilogia. Che volete sono un tantriko! Non potrai pensarla diversamente e diversamente viverla la storia, eventualmente anche una come questa (e non è detto che non mi sia già capitato). Ebbene vi dicevo, le persone che comprono sto capolavoro della letteratura … sono: ragazzi zero (non ci possono neppure arrivare a pensare una cosa del genere); ragazze si, ma poche, loro meno male sono prese a sperimentare veramente le cose come stanno e vanno …; donne: tante!; uomini pochi, distratti e frettolosi, come sempre, ma loro no, le donne no, loro ci fantasticano, ci pensano, ne parlano tra loro, si immaginano, magari si vergognano, ma poi lo proponogno pure ai loro compagni … Ma credetemi è sempre e solo il solito cliché, ahimé, quello che viene fuori da questa pagine. Oh quanto è diverso il mondo sano della sessualità libera e liberante, quella che viene dietro una vera consapevolzza di sé. Alla fine fin fine che cosa hanno da invidiare classici come Le relazioni pericolose di De Laclos, o Ragione e Sentimento di J. Austen, o meglio ancora le Affinità Elettive di Gothe a questo nuovo scritto così pruriginoso? Aggirandomi in libreria mi è pure caduto l’occhio su un libricino di una certa Slavina, giovane e carina, scrive bene, agevole, vera, “Racconti erotici per ragazze sole e male accompagnate”, che ha nel retrocopertina queste sue parole: nel tempo del grande inganno universale, fare l’amore è un atto rivoluzionario, e io aggiungo: PENSARE LO E’ ANCORA DI PIU’!

  13. Scrivo un commentino al volo dato che ho appena finito il libro.
    Che dire?
    Che m’è piaciuto ed anche un bel po’, nonostante l’ho letto in mezzo al caos più totale nel baretto di casematte, fra bambini urlanti, cani abbaianti e gente che mi chiedeva da bere, quindi forse non nell’atmosfera più indicata…
    Il racconto che mi è piaciuto di più è stato “le puttane che mi insegnarono il femminismo”, forse perché un po’ mi rivedo nella ragazza che ha qualche problema ad accettare alcuni lati della sua parte femminile.
    Un’altra cosa sicura di questo libro è che la prima volta lo leggi con foga, lo finisci e ti viene voglia di rileggerlo, perché alcuni dettagli, alcune riflessioni la prima volta te li perdi.
    Peccato che per leggerlo la seconda volta devo aspettare che fa il giro di tutt* quell* che mi hanno chiesto di prestarglielo, che obbligherò ovviamente a comprarsi una copia appena in qualche maniera me le fai avere!

  14. su tutti “barricate”. con le cuffie alle orecchie ho sentito lacrime di commozione salire e non è per me usuale. complimenti

  15. io l’ho finito ieri e si, decisamente mi ha smosso, i racconti sono eccitanti.
    tosti da digerire quelli prima della “presa di coscienza”, più divertenti gli altri, commovente Amore zombie.
    io rifletto sul “non confondere l’emotività con la sessualità” e aspetto di vedere se è vero che porta fortuna..

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