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Fica Potens – o la prostata femminile come bene comune

Domani 22 aprile esce in Italia Fica Potens, il nuovo libro di Diana J. Torres, conosciuta come la Pornoterrorista.
Un manuale nato dall’esperienza di indagine e sperimentazione sul corpo che Diana porta avanti da anni, un testo che è il frutto di un percorso biopolitico in cui l’esperienza diretta, condivisa con moltissime donne in laboratori e conferenze, si è nutrita di un’appassionata ricerca a livello bibliografico (non limitata ai testi scientifici dell’Occidente).

Diana ha un grandissimo talento nel raccontare, questo lo sa chiunque l’abbia letta.
Puó sorprendere invece (chi non conosce la sua caparbietá di Capricorno) il suo rigore e la sua capacitá di analisi e sintesi su un argomento che per chi lo tratta con superficialitá risulta ancora controverso, ovvero l’esistenza della prostata femminile (denominata dalla scienza medica colonialista ghiandola di Skene), che è l’oggetto di studio di questo libro imprescindibile.

Nella prefazione leggiamo:

Il nostro corpo, questo territorio che abitiamo a volte senza saperne nulla
o quasi nulla, è totalmente permeato da […] menzogne. Comandiamo
le nostre carni da un cervello i cui meandri ci sono assolutamente
estranei; il nostro hardware riceve ordini da un software esclusivo che
mai o quasi mai ci mostra apertamente le proprie operazioni. Ciò che
propongo in questo testo è una riprogrammazione, un hackeraggio, una
vendetta. Un differente modo di analizzarci che ci possa condurre alla
comprensione del nostro corpo come l’unica casa che abiteremo per tutta
la nostra esistenza, questo luogo dal quale possono solo cacciarci o sfrattarci, assassinandoci o lasciandoci morire. Questo potrebbe aiutarci molto a comprendere in modo sano ed efficace il tema di questo
manuale. Immaginiamoci questa casa che il sistema patriarcale si è
incaricato di trasformare in un carcere. Immaginiamo di abitare in una
casa nella quale non sappiamo né dove sia l’uscita secondaria né dove si
ripongano i cucchiaini. Assurdo vero? È così che la maggioranza di noi
vive il proprio corpo: senza sapere dove mettiamo le cose né a cosa
servono. Questo testo mira fondamentalmente a cambiare questa
percezione.

Quella di Diana è un’ambizione che supera il femminismo degli slogan, che ci invita a ripensare il corpo in maniera politica, a riappropriarcene.
Non fa leva su nessuna ansia da prestazione, non propone l’eiaculazione femminile come medaglietta da appuntarsi sul petto ma ne promuove una sua conoscenza critica e ne spiega il senso di piacere politico senza farla diventare un elemento gerarchizzante tra chi la pratica e chi no.

In questo mondo che ci espropria quotidianamente, imponendoci fin dall’infanzia delle prioritá fittizie che ci tolgono autonomia di giudizio e di azione, il suo grido – cosí ben articolato e perfettamente comprensibile – è uno strumento prezioso per tutti e tutte.

illustrazione di Kiara Schiavon
illustrazione di Kiara Schiavon

Diana presenterá il suo libro nei prossimi giorni, all’interno dello Tsunami Tour, che arriverá in alcune delle principali cittá italiane. Io vi invito a non perderla, perché sará possibile acquistare il libro solo durante le presentazioni o attraverso la web dell’impavida Golena (piccola casa editrice che ha giá pubblicato il suo primo libro, Pornoterrorismo). E poi perché ascoltarla è sempre un grande piacere, non solo politico.

(ad illustrare Fica Potens sono i contributi grafici di Kiara Schiavon, che potete trovare qui, completi di spiegazioni e riferimenti)

Ricominciamo – crowdfunding pornoterrorista 2º round

(immagine tratta dal sito indisorder.com)

A piú di due settimane dal lancio del crowdfunding di Pornoterrorismo, la raccolta dal basso finalizzata a finanziare la traduzione e la promozione del libro di Diana J. Torres in Italia, la scarsa partecipazione economica all’impresa ci ha spinto a riconsiderarne i numeri e ad aggiustare il tiro.

Nelle piattaforme di finanziamento collettivo, se non si raggiunge l’obiettivo economico prefissato la campagna viene dichiarata chiusa con insuccesso – e i soldi delle donazioni giá ottenuti non vengono riscossi.

Per questa ragione abbiamo deciso di aprire una nuova campagna, dall’obiettivo economico piú modesto, che lascia fuori il compenso per il lavoro di traduzione (che speriamo di poter ripagare con gli introiti generati dalle iniziative del tour promozionale).

Sappiamo che molte persone in Italia sono interessate al lavoro della Pornoterrorista e che la sua tournè sará un evento storico. Per questa ragione, oggi con piú forza di ieri, vi chiediamo uno sforzo e un impegno diretto per renderla possibile.

Se questo crowdfunding non avrá successo non ci saranno date e non potrete vederla, ascoltarla, conoscerla direttamente. Sarebbe una gran perdita non solo per chi giá conosce il suo discorso ma anche per chi non avrá la possibilitá di venirne a conoscenza.

Senza le vostre donazioni (che sono in fondo il pre-acquisto di un libro e non un contributo a fondo perduto) non sará possibile comprare i biglietti aerei e sostenere le spese organizzative necessarie al buon funzionamento della tournè.

É il momento di prender posizione.

Come attiviste non pensiamo che sia il denaro a muoverci (e probabilmente per questa ragione non ne abbiamo da investire) ma sappiamo – ed è il momento di dirlo senza girarci intorno – che senza un sostegno economico diretto da parte della comunitá pornoribelle italiana il sogno di portare in Italia la voce del Pornoterrorismo rimarrá una buona intenzione inattuabile.

Per questo chiediamo alle persone che avevano giá effettuato donazioni di tornare a farle (quelle del crowdfunding chiuso verranno annullate) e a chi ancora non aveva trovato il tempo o la motivazione necessaria di farlo senza indugiare oltre.

Per dare una scossa all’Italia bigotta e perbenista, per squarciare il velo della repressione sessuale che ci avvolge, per riconciliare le parole poesia e politica il Pornoterrorismo ha bisogno anche di te.

Se ieri era troppo presto, domani sará troppo tardi.
Il solo momento è ora.

PARTECIPA!

la vergogna d’esser donna

normalmente non leggo la stampa di regime e mi fanno orrore quasi tutti i giornali, in prima fila i cosiddetti femminili.
mi rifiuto di perder tempo anche solo sfogliando mentre sono in bagno le chilate di carta che si sprecano per cose come la moda o quella che chiamano bellezza.
peró a volte – non presa da un impulso masochista quanto piuttosto per tastare il il livello di decadenza della comunicazione mainstream – mi ci butto dentro con curiositá antropologica.
e normalmente finisce che m’incazzo come una bestia (e mi perdonino le bestie il paragone).

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appuntamenti postporno milanesi (con la Valsusa nel cuore)

scusate, in questi giorni ho la testa da tutta un’altra parte e mi sono dimenticata di avvisare 😛

nel finesettimana sono a Milano per due eventi belli succosi.

domani 2 marzo sono al Bitte, per un reading targato Pornosotrx che vi farà ridere e sospirare.

dopodomani 4 marzo sono alla Fornace presentando il laboratorio di eiaculazione femminile di Diana, la prima performance live di Rosario Gallardo e il progetto Brakeless Pussycats.

(ops, l’ho messo bello grosso, ma è così bello che lo lascio così)
poi non dite che non ve lo avevo detto…

 

 

e ora scusate, ma devo andare a bloccare l’Italia, perchè ho la Valsusa ancora negli occhi e un disperato senso di giustizia da rivendicare.

volendo (l’ha detto anche Perino) potete anche chiamarlo amore.